Capitolo 21

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Dopo la doccia tornammo a letto e ci sdraiammo. lo vedevo con occhi diversi, la nostra conoscenza era diventata intimità in poco tempo.Con lui avevo appena provato una libertà mai sentita prima, una complicità e una passione che credevo di non poter trovare in nessun altro uomo che non fosse Andrea.

Tommaso mi guardò con i suoi occhi verdi e mi disse:”Hai sentito cosa ti ho detto prima?”

_”Sì, ho sentito.”

“E’ tutto vero. Mi sei entrata dentro in così poco tempo che non mi riconosco proprio, non capisco come possa essere successo,ma è così che mi piace sentirmi. provare queste emozioni per te mi rende felice.”

Mi stava dicendo parole stupende,mi sentivo finalmente importante,apprezzata e avrei voluto continuare a sentirmi così per sempre.

Non sentivo però di essere innamorata, non ancora. Mi piaceva tantissimo,ma l’amore, ero convinta, fosse un’altra cosa.

Dopo quelle parole lo baciai prima sulla fronte, poi sulla bocca, poi sul collo e mi fermai.

_”Farei l’amore con te tutta la notte.” mi disse.

_”Anche io.” risposi e di nuovo cominciammo a baciarci.ad accarezzarci,a desiderarci, facemmo di nuovo l’amore e ancora e ancora.

Sentii il rumore del camion della spazzatura, guardai l’ora;le 6.30.Accidenti era tardissimo. Dovevo correre a casa, cambiarmi, lavarmi. Mi alzai dal letto cercando di non far rumore per non svegliare Tommaso.

_”Dove vai?”mi chiese .

_”Ah non dormi? Vado al lavoro, devo scappare.”

Tommaso mi prese per un braccio e mi tirò verso di sè.

_”Non andare,stai con me tutto il giorno. Chiama, cambia turno, fai qualcosa. Domani partirai e per un po’ non ti vedrò.”

L’idea non era male,ma non potevo.

_”Non posso Tommaso, finisco alle 14.30, magari ci vediamo dopo.”

Lui si mise in ginocchio sul letto, prese il mio viso tra le mani e mi baciò le labbra.

_”Donna professionale. Brava, mi piace. Ci vediamo dopo allora. Buon lavoro piccola.”

_”Anche a te. A dopo.”

Mi accompagnò alla porta e corsi via; mi voltai per un attimo a guardarlo,lui mi stava guardando appoggiato alla porta, gli sorrisi, mi sorrise.

Il desiderio di tornare indietro era forte, ma non lo feci. Mi portai l’immagine del suo sorriso dentro e la conservai nel cuore.

Ero felice.

Miriam
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