All’ora di pranzo Tommaso scese a chiamarmi e pranzammo insieme. Dopo il saluto veloce della mattina al bar, credevo non si sarebbe fatto vivo, invece arrivò e rimasi piacevolmente stupita.
Prendemmo un panino al centro commerciale e ci sedemmo ai tavolini fuori.
Era una bellissima giornata di fine Giugno, il cielo era blu e soffiava un piacevole venticello. Chiacchierammo molto, come del resto succedeva sempre con lui, non ci mancavano mai gli argomenti e i confronti.
_”Verresti a cena da me stasera?” mi chiese all’improvviso.
_”Come?”
_”Vorresti venire a cena da me stasera?. Ripetè e aggiunse _” Ho invitato anche dei miei colleghi; se ti fa piacere passeremo la serata guardando la partita della nazionale italiana e mangiando i miei famosi spaghetti.”
_”Sarei l’unica donna però.”
_”Potresti portare qualche tua amica, posto ce n’è, la casa è grande. ho qualche amico single, magari riusciamo a combinare qualcosa.” e sorrise.
_”Non ti prometto niente, ora provo a chiedere a Laura e forse c’è un’amica che verrebbe, a meno che non abbia impegni.”
_”Ti chiamo più tardi, va bene?”
_”Va bene.”
Ci salutammo ancora con un bacio sulla guancia; niente bacio sulla bocca. Troppo sbagliato, in quel momento non eravamo niente l’uno per l’altra.

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