Eravamo nel mese di Giugno. Quel sabato Eros sarebbe partito con i miei genitori per il mare come tutti gli anni e avrebbe trascorso lì un mese. Io ed Andrea lo avremmo raggiunto ogni fine settimana, o almeno così avevamo deciso prima che accadesse tutto.
Mi trovai quindi sola in città, senza Eros e Andrea,
La prima settimana la trascorsi dividendomi tra il lavoro all’asilo e le faccende domestiche.
Cominciai poi a scrivere un diario. Mi è sempre piaciuto scrivere e ho sempre tenuto un diario; ad un certo punto smisi di farlo e riprendere a scrivere quelle pagine bianche mi rendeva felice.
Fu quasi una terapia per me, mi guardavo dentro e riportavo tutto sulla carta,mi aiutava a scaricare la tensione e a cercare di capirmi.
Mi ponevo tante domande e molte di queste riguardavano Tommaso.
Non lo vedevo dal giorno del pic-nic e avevo voglia di vederlo, di organizzare un’uscita,ma rimase solo un pensiero.

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