Un giorno le cose cambiarono.
Io e Tommaso ci incontrammo per caso sulla stradina che porta al parcheggio riservato ai dipendenti.
Lui camminava dietro di me.
_”Ciao, non so il tuo nome. “
Mi voltai e lo vidi venire verso di me.
_”Cassandra, il mio nome è Cassandra. Piacere.” e gli porsi la mia mano.
Lui mi diede la sua e disse:”Piacere Cassandra, io sono Tommaso. “
Ci fu un attimo di silenzio, poi riprese : Quindi lavori all’asilo nido.”
_”Sì.”
_”Bel lavoro.”
_”Bellissimo,stancante e appagante.”
_”Hai figli tu?”
_”Sì, un bimbo di 4 anni.”
_”Anche io, una bimba di tre anni.”
Sposato, ottimo. Anche io lo ero, nulla di cui preoccuparsi, pensai.
Si accese una sigaretta e mi disse : ” Ti accompagno alla macchina, ti và?”
Risposi di sì.
Ero un po’ titubante, non sapevo cosa dire, come comportarmi, mi sentivo impacciata.
Lui invece sembrava molto tranquillo, tanto che di lì a poco il mio imbarazzo iniziale sparì e cominciai a parlare senza pensare a nulla; del resto non stavamo facendo nulla di male.Eravamo due persone che chiacchieravano del più e del meno in un parcheggio sotto il sole di Maggio.
In macchina poi ripensai a quella chiacchierata e mi scoprii emozionata. Da un po’ non mi sentivo più così.

Cosa ne pensi?