Quel viso, quello sguardo, il suo modo di camminare mi avevano colpito da subito, ma non era il nostro tempo quello. Nel momento più sbagliato, in cui tutto era più complicato,invece ci siamo trovati.
E’ una giornata di fine estate, l’aria è ancora calda, il sole splende e colora i vialetti del parco dove sto passeggiando. Un libro in mano, alla ricerca di una panchina. Ho voglia di staccare un po’, di stare tranquilla, di cancellare i pensieri e l’idea del parco mi è sembrata la più accettabile. Ho scelto un parco abbastanza lontano da casa mia,così quasi sicuramente, non dovrei trovare nessuno che mi conosca.
Finalmente una panchina libera e al sole anche, magnifico! Mi siedo, apro il mio libro e comincio a leggere.
E’ strano,ma quando i libri ti coinvolgono molto, tutto intorno sparisce; rimane il sottofondo delle voce dei bambini,dei campanelli delle biciclette,dell’abbaiare dei cani come se fossero lontanissimi.
“Ciao.”
La voce di questa bimba mi sembra così vicina, probabilmente non sono completamente concentrata, eppure fino a qualche istante fa lo ero.
“Ciao.” rispondo io. Con lo sguardo passo dal viso dolcissimo di questa bimba al suo braccio,poi alla sua piccola mano, fino ad incontrare lo sguardo di Tommaso.
“Lui è il mio papà, dice che sei una sua amica.”
“Eh sì.” rispondo di nuovo. A quel punto mi alzo e ci salutiamo, come due estranei, quando invece non è proprio così in realtà.

Anna
1 Aprile, 2020Ma questo libro con una introduzione così intrigante esiste o è a puntate nella tua testa, perché se c è lo voglio
Miriam Portolecchia
2 Aprile, 2020Cara Anna, questo libro esiste.Puoi trovarlo cercando su GOOGLE. Su Amazon al momento non è disponibile, ma altre librerie lo forniscono.Ho comunque cominciato a pubblicare i primi capitoli del libro sul mio blog.
un grazie e un abbraccio grande
Miriam