Ascolta te stessa … ognuno di noi lo fa.
Chiedi consigli, ascoltali, pensaci, ma poi il tuo cuore ti dirà cosa fare.
Io ho fatto così, a discapito di tutti.
Un lavoro sicuro; ventidue anni nella stessa azienda, hai dato tutto, la tua giovinezza, le tue ore preziose, i momenti facili e difficili, ma arriva un momento in cui senti che non c’è più nulla da dare. Ti alzi tutte le sante mattine alle 6, ti prepari, affronti più di un’ora di traffico, arrivi in un ufficio, accendi il tuo computer portatile e ti dicono cosa devi fare, come lo devi fare, ti dicono che non puoi prendere un’ora di permesso perché sei sotto con le ferie, ti dicono che dovresti arrivare prima, fermarti un po’ di più e intanto la tua vita scorre, il tempo fuori passa; i tuoi figli crescono e tu li vedi un paio di ore la sera, quando sei stanca ma hai tutto da fare, ricominci da capo, sistema, lava,cucina e poi fatti la doccia, prenditi un attimo cura di te e arrivano le undici di sera quando va bene; il letto ti aspetta per accompagnarti ad un nuovo giorno in cui rifarai tutte le stesse identiche cose.
Non sei mica l’unica che ha questo tipo di vita, che si fa un “mazzo“ tanto e che non ha più tempo per se stessa; stringi i denti e continua. Sei sola, hai due figli, delle bollette da pagare, delle responsabilità, devi continuare ad andare a lavorare e avere pazienza.
Cosa dovrei continuare? Quanta pazienza dovrei avere?
Non riesco più a fingere, non sono mai riuscita a farlo.
Vorrei prendere uno scatolone, metterlo sulla mia scrivania e urlare: “Io vado, mi vivo la vita: è una sola! Magari faticherò e sicuramente ci saranno momenti in cui me ne pentirò, ma devo farlo; devo darmi un’altra possibilità; voglio cominciare la seconda parte della mia vita con qualcosa di nuovo. Voglio scrivere, voglio vedere il mare, voglio stare con i miei figli, voglio sentirmi serena, voglio sbagliare ma con il sorriso.”
Ecco perché sono qui ora, ecco perché questo blog, ecco perché scrivo e voglio continuare a farlo; perché quando ti rendi conto che non hai più nulla da dare, devi voltare pagina e iniziare un capitolo nuovo, un nuovo racconto ricco di tutto, ricco di vita.

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